I dettagli dello studio Deloitte Global Manufacturing Industry Group
Secondo l’85% degli automobilisti intervistati la comodità di ricarica, l’autonomia e il costo di ricarica sono fattori estremamente o molto importanti per considerare l’acquisto o il noleggio di una vettura elettrica
Secondo il nuovo studio del Deloitte Global Manufacturing Industry Group, gli automobilisti di tutto il mondo si aspettano che i veicoli elettrici (VE) siano in grado di percorrere una distanza maggiore, abbiano un tempo di ricarica inferiore e un prezzo di listino più basso rispetto a quanto oggi le diverse case automobilistiche sono in grado di offrire. Lo studio Unplugged: Electric Vehicle realities versus consumer expectations, é stato presentato in occasione del Congresso sulla Mobilità Elettrica a Francoforte durante il 64° IAA Cars 2011.
“Numerose somiglianze sono emerse dalle oltre 13.000 interviste raccolte tra gli automobilisti di America (Argentina, Brasile, Canada, U.S.), Asia (Cina, India, Giappone, Korea, Taiwan) Europa (Belgio, Francia, Germania, Italia, Spagna e Turchia), oltre all’Australia, molte più di quanto potessimo immaginare, riguardanti le aspettative in termine di autonomia della batteria, tempo di ricarica della stessa e prezzo di listino dei veicoli elettrici”, afferma Craig Giffi, Global Automotive Leader di Deloitte.
“Quanto emerge dall’analisi è un risultato importante che le case automobilistiche non possono sottovalutare nella definizione dei propri piani per lo sviluppo e la produzione dei veicoli elettrici. La vera sfida che dovranno affrontare i costruttori sarà proprio questa, ovvero quella di soddisfare le aspettative del consumatore globale, che ad oggi si distanziano significativamente da quanto realmente il mercato dei veicoli elettrici è oggi in grado di offrire”.
Secondo l’85% degli automobilisti intervistati la comodità di ricarica, l’autonomia e il costo di ricarica sono fattori estremamente o molto importanti per considerare l’acquisto o il noleggio di una vettura elettrica. Lo studio compie inoltre una panoramica sulle tecnologie attualmente disponibili, analizzando, per esempio, per alcuni prodotti annunciati per il 2013, l’autonomia della batteria. Per la maggior parte dei costruttori, l’autonomia dei veicoli elettrici puri è di molto inferiore alle attese del consumatore.
Secondo l’analisi di Deloitte, nella maggior parte dei 17 paesi presi ad esame, emerge una parte significativa di consumatori che si definisce Potenziale Forst Mover nell’acquisto o noleggio di un veicolo elettrico o almeno “disposto a” prendere in considerazione l’acquisto o il noleggio di un veicolo elettrico.
“Gli automobilisti meno inclini a considerare se stessi come Potenziali First Movers verso i veicoli a propulsione elettrica sono risultati quelli di Germania (9%), Belgio (7%), Francia (5%) e Giappone (4%)”, afferma Marco Martina, partner di Deloitte e responsabile del settore automotive in Italia.
“I mercati in rapida crescita e con una popolazione elevata come quelli di Cina e India hanno invece al proprio interno consumatori che si dichiarano potenziali first mover del veicolo elettrico, in particolare il 50% degli automobilisti cinesi e il 59% degli automobilisti indiani. Resta da non sottovalutare anche la Turchia, terzo paese per % di potenziale first movers rilevato (40%)” continua Martina.
Criteri come l’autonomia di percorrenza dei veicoli elettrici, sono chiaramente un problema. “La grande maggioranza degli intervistati si attende un’autonomia media di 320 chilometri; i Veicoli Elettrici attualmente disponibili sono in grado di assicurare una percorrenza media di soli 160 km tra una ricarica e l’altra”, spiega Martina, partner di Deloitte.
“Questo conferma l’enorme divario tra le aspettative dei consumatori e le tecnologie disponibili oggi sul mercato, nonostante oltre l’80% degli automobilisti del mondo percorra in media meno di 80km al giorno”.
Secondo lo studio, i consumatori desiderano tempi di ricarica della batteria più rapidi di quelli attuali. “La maggior parte degli automobilisti intervistati si attende di poter ricaricare il veicolo elettrico in due ore o meno – spiega Giffi -. Gli automobilisti argentini, giapponesi e spagnoli, in particolare, hanno aspettative ancora maggiori: rispettivamente il 36%, 37 % e il 38 % indica 30 minuti come il tempo di ricarica massimo accettabile.
L’attuale tecnologia consente di ricaricare in modo completo la batteria di un veicolo elettrico in 6/8 ore. Tale tempistica viene definita accettabile solamente da una minoranza degli intervistati (per citarne solo alcuni, solo il 15% degli automobilisti in Italia, il 14% in Spagna, il 6% in Giappone, l’11% in Germania).
Non appena il consumatore approfondirà l’esperienza dei veicoli elettrici, probabilmente emergeranno nuove considerazioni per l’adozione degli stessi, che andranno al di là di fattori quali l’autonomia, la comodità di ricarica e il costo della stessa. “Infatti – spiega Martina – in termini di prestazione in accelerazione che un’auto elettrica può originare sarà un effetto sorpresa per gli automobilisti“.
Allo stesso modo, assumeranno sempre più importanza nelle considerazioni del consumatore i costi di mantenimento e riparazione del veicolo e il total cost of ownership, che comprende il valore residuo del veicolo stesso.
“Diversi fattori hanno una forte influenza sull’adozione dei veicoli elettrici da parte dei consumatori di tutto il mondo” conclude Martina. “Le politiche del governo, l’andamento dei prezzi dei carburanti – gli automobilisti italiani hanno indicato in € 1.6 il prezzo al litro della benzina al quale sono seriamente interessati a comprare un’auto elettrica, limite ormai in questi giorni raggiunto – la disponibilità di infrastrutture di ricarica ed eventuali alternative giocano un ruolo fondamentale nella scelta dei consumatori, ma chi veramente potrà aiutare a promuovere, o al contrario, a fermare lo sviluppo della mobilità elettrica nel prossimo decennio, saranno le istituzioni, Governo e Comuni fra tutti, con le proprie politiche di incentivazione all’elettrico e/o disincentivazione ai veicoli inquinanti”.
da: http://www.electricmobility.it/index.php/it/veicoli/auto-elettriche/759